L'autodromo di Magione è il circuito
adatto per provare le prime emozioni della guida in pista con le nostre
moto. Per chi non ha mai girato in pista oppure per chi ancora non lo
ha mai fatto a Magione ecco alcuni consigli. Il circuito è lungo
2507 metri, azzerando il contakm potremo sapere quanti giri abbiamo fatto.
Prima di entrare in pista è importante regolare le sospensioni
per irrigidire il comportamento della moto e renderla più stabile
e meno soggetta ad ondeggiamenti. Ridurre di qualche scatto l'estensione
e la compressione della forcella anteriore può essere sufficente.
L'ingresso in pista avviene appena dopo il traguardo, il primo giro serve
per scaldare le gomme e non è necessario andare subito forte. Memorizziamo
la posizione dei commissari di pista che con le loro bandiere segnalano
possibili situazioni di pericolo o la fine dei turni. Proviamo a 'capire'
ogni curva, quale traiettoria fare, cosa fare subito dopo, se prepararci
ad un uscita di curva con il gas spalancato oppure essere pronti a buttare
giù la moto dall'altra parte. La pista di Magione presenta due
rettilinei principali e due zone di curve che li raccordano. La prima
curva alla fine del rettilineo dei box è la 'traliccio'. In questa
curva si arriva molto veloci, è importante staccare bene tenendosi
sulla sinistra e chiudere subito sulla corda. In uscita teniamo il gas
spalancato e portiamoci sulla destra perché ci aspetta un piccolo
rettilineo prima dei 'vecchi box'. Questa curva è da ginocchio
a terra, uscite con il corpo ed appoggiate la saponetta sinistra sull'asfalto.
La curva successiva arriva subito dopo un brevissimo tratto dritto, è
la 'esse tornantino' da percorrere già pronti a buttare la moto
dall'altra parte per affrontare il 'tornantino', una curva stretta a destra
impegnativa e dove è facile sbagliare allargando. Appena dopo il
'tornantino' un'altra curva a destra, il 'muro' ci porterà sul
rettilineo principale.
Questa curva è molto facile da percorrere
ma pochi azzeccano la traiettoria giusta, infatti si è tutti presi
dallo spalancare il gas che non si fa attenzione all'uscita di curva. Proviamo
a tenerci sulla corda e appena superata spalanchiamo il gas portandoci a
sfiorare il cordolo sinistro che già siamo sul rettilineo. Questo
va percorso in velocità mettendoci in carena, come riferimento per
la staccata ci sono dei cartelli al termine che segnalano la distanza, iniziate
staccando tra 150 e 100 poi dopo qualche giro provate a farlo tra 100 e
50 e così via. La prossima piega è il 'curvone', questa volta
limeremo la saponetta destra, infatti la curva è ampia e regolare.
Unica attenzione è l'asfalto che in certi punti presenta delle zone
di raccordo, ma se seguiamo la traiettoria ideale non le attraversiamo.
In chiusura di curva non abbiamo il tempo di ritirare su la moto che subito
ecco la 'monte sperello', una curva che chiude di più e che preannuncia
un tratto dove dovremo agire di continuo di braccia e di gambe per indirizzare
la moto. Sempre fondamentali sono le traiettorie, chiudete sulla corda,
uscite comunque con il corpo, per scendere in piega senza uscire con il
corpo occorre inclinare molto di più la moto e specie con il Monster
è tutto un grattare scarichi e leve (lo scarico destro e la leva
del cambio a sinistra per primi). Invece uscendo con il corpo dalla sella
ginocchio a terra la moto tocca di meno e si rischia meno. Le curve sono
la 'zampini' la 'prima esse' e la 'seconda esse' che appena superata ci
fionda sul rettilineo del traguardo, emozionante e da percorrere portandoci
sulla sinistra per prepararci nuovamente alla staccata della prima curva.
L'asfalto del circuito ha un buon grip, dopo qualche giro le pieghe saranno
molto più accentuate di quelle che si possono fare su strada. Occorre
però fare attenzione a due cose: fuori dalle traiettorie c'è
il solito sporco da evitare e occhio ai cordoli. Sono secondo me il pericolo
maggiore, evitateli con cura, esternamente non sono piatti ma hanno una
struttura ad onde, se ci finiamo la moto si scompone tanto maggiormente
quanto più abbiamo irrigidito le sospensioni. Internamente sono inclinati
e presentano un leggero scalino, magari dopo qualche giro potremo appoggiarci
le saponette ma evitiamo di finirci con le ruote. I punti più a rischio
sono l'uscita del 'tornantino' e il misto prima del rettilineo del traguardo.
COME ARRIVARE
Da Bologna:
Uscire dall'autostrada A14 a CESENA e seguire per PERUGIA/ROMA
sulla E45 fino ad imboccare a P.S.GIOVANNI il Raccordo Autostradale
Perugia/Bettolle. Proseguire fino all'uscita MAGIONE Da Firenze:
Uscire dall'autostrada A1 a VALDICHIANA e seguire per PERUGIA
sulla S.S.75 bis fino all'uscita MAGIONE Da Perugia:
Seguire la S.S.75 bis in direzione FIRENZE fino all'uscita
MAGIONE Da Roma:
Uscire dall'autostrada A1 a ORTE e seguire la E45 in direzione
PERUGIA fino ad imboccare a P.S.GIOVANNI il Raccordo Autostradale
Perugia/Bettolle. Proseguire fino all'uscita MAGIONE